Subaffitto: cosa è e come funziona

Subaffitto: cosa è e come funziona

Spesso soprattutto in periodi di crisi come quello attuale o per esigenze particolari alcune persone si accingono a subaffittare un immobile o parte di esso.

Cerchiamo di capire come funziona, i limiti, i documenti necessari per poter legalmente procedere. Generalmente si ritiene nell’opinione comune che il subaffitto sia una pratica illegale o non consentita.

In primo luogo il subaffitto o sublocazione si verifica quando un conduttore stipula con soggetto terzo un contratto di locazione per un appartamento o per una stanza il cui contratto di locazione è intestato a lui. Questo contratto è del tutto indipendente da quello originariamente stipulato tra locatore e conduttore che conserva la sua efficacia e validità.

In pratica il locatore (proprietario dell’immobile) non avrà alcun rapporto col terzo subconduttore.

Vale la pena rammentare che se il conduttore non paga i canoni di locazione il locatore potrà rivolgere le sue richieste al terzo per la parte di canone che quest’ultimo avrebbe dovuto versare al conduttore in virtù del rapporto di sublocazione.

A termini di legge (art. 2 Legge 392/78) la sublocazione totale non è possibile (salvo consenso del proprietario).  E’ ammessa quella parziale (salvo rifiuto del proprietario). A ben vedere le parti conservano la loro autonomia potendo inserire nel contratto di locazione una clausola dove viene negato qualunque tipo di sublocazione o viceversa che consenta una sublocazione totale o parziale.

Per i contratti transitori e transitori per studenti, è vietata la sublocazione.

In merito alla durata dei contratti di sublocazione la legge non stabilisce parametri ma ovviamente il subaffitto non potrà avere una durata superiore a quella della locazione.

Bisogna anche tenere conto che se il soggetto terzo a cui è stato subaffittato l’immobile decide di non andarsene, sarà il conduttore a doversene occupare. Anche esecutivamente. In caso contrario dovrà risarcire anche i danni per la restituzione dell’immobile in ritardo, rispetto al tempo stabilito contrattualmente.

Per sublocare l’immobile o parte di esso occorre darne  comunicazione al proprietario: tramite raccomandata indicando i dati del soggetto terzo (sub-conduttore), la durata che avrà la sublocazione, e il numero delle stanze date in locazione. Se il contratto di sublocazione supera i 30 giorni occorrerà procedere alla registrazione versando la relativa imposta.

https://www.brocardi.it/codice-civile/libro-quarto/titolo-iii/capo-vi/sezione-i/art1594.html

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